Enzio Julitta nacque ad Oleggio il 12 agosto 1900 da Battista e Maria Bottazzi.
Cresciuto in un ambiente colto e benestante, frequentò il Liceo De Filippi ad Arona per poi iscriversi alla facoltà di Medicina all'Università di Torino: il suo sogno era però quello di diventare scrittore.
In quegli anni conobbe Rina Palestrini, l'amica del cuore, che aiutò Enzio nelle sue varie attività, specie quella di cultore di storia locale.
Fu poeta, scrittore, giornalista e appassionato studioso di storia antica e locale. Con lo pseudonimo di “Dottor Alfa” o solo con il cognome della mamma “E. J. Bottazzi” pubblicò saggi e articoli critici per molte riviste e giornali su arte e medicina; scrisse recensioni di libri, studi storici e sociali.I suoi scritti testimoniano la sua personalità cattolica.
Come rappresentante appunto dell'area cattolica entrò nella vita politica: eletto nel 1923 consigliere comunale di Oleggio per il Partito Popolare Italiano, fondato nel 1919 da Luigi Sturzo, fu nominato in seguito rappresentante del partito anche a livello provinciale, dove si impegnò per i principi democratici negli anni in cui incominciava ad imporsi il partito fascista.
Prezioso è il lavoro di ricerca, di tutela e di recupero del sapere tradizionale delle campagne a cui Julitta dedicò molta attenzione, fornendoci una ricca testimonianza di usi e costumi della cultura tradizionale contadina; quella tradizione che Julitta aveva capito essere quasi sul punto di scomparire venendo a mancare le generazioni più anziane. Questa intuizione porterà Julitta a iniziare una raccolta di vocaboli, espressioni e proverbi in dialetto che annotava in alcuni quaderni e una raccolta di diversi oggetti che testimoniano la vita, le attività casalinghe, rurali e artigianali della vecchia Oleggio, in un momento di trasformazione culturale e tecnologica.
Fu un importante contributo perché questa imponente documentazione è diventata un indispensabile patrimonio per chi ha inteso o intende studiare le tradizioni oleggesi, una risorsa preziosa su cui fondare e sviluppare percorsi critici.
Ammalatosi gravemente nel 1935, morì il 15 luglio 1940, dopo una lunga agonia, assistito da Rina Palestrini.
Nel 1965 il sindaco dott. Bernardino Cardano incaricò il consigliere C.G. Fanchini di organizzare la biblioteca e di cercare un nome, fra i molti oleggesi meritevoli, a cui intestarla
La scelta cadde su Enzio Julitta: a lui è dedicata la biblioteca.